Dopo aver parlato di slug e di url, dobbiamo vedere bene che cos’è un link. Infatti, questi tre concetti sono strettamente interconnessi.
LINK E URL
Dando per scontato che sappiate che cos’è un link (un collegamento ipertestuale verso un’altra parte del web), potremmo dire che è la forma sotto cui si presenta un url.
Clicchiamo su un link e si apre un url. Per questo motivo, un link dovrebbe essere sempre riconoscibile.
Inoltre, non si devono tradire le aspettative del lettore. Se linko la parola “patatine fritte”, non posso creare un collegamento verso un articolo che parla di automobili. Sono accettati quelli con espressioni come “clicca qui”, “scopri di più” (è una prassi abbastanza diffusa).
Mettere direttamente un url può creare problemi d’impaginazione.
Alcuni inseriscono i link shortener.
Che cos’è un link interno?
Dopo aver visto che cos’è un link, vediamo come può essere. Esistono i link interni e i link esterni.
Partiamo da quelli interni, cioè quelli che rimandano ad altre parti dello stesso sito. Sono molto importanti per due motivi.
Il primo è che possiamo far arrivare un utente sulle pagine che ci interessa che visiti.
Ad esempio, se l’articolo è di tipo informazionale, potremmo indirizzare il lettore verso pagine di tipo commerciale o addirittura transazionale.
A questo punto, dobbiamo parlare dei contenuti orfani. Si tratta di quegli articoli e di quelle pagine di un sito verso cui non ci sono collegamenti da parte di altre pagine e di altri articoli dello stesso sito. I motori di ricerca li riescono a trovare ma li considerano un po’ di serie B.
Il web in generale e ogni sito in particolare devono essere visti come una rete di collegamenti. Se noi per primi non linkiamo verso una pagina o un articolo del nostro sito è come se dicessimo che non lo consideriamo importante.
Naturalmente, è molto probabile che un articolo appena pubblicato sia orfano. Dobbiamo intervenire il prima possibile.
Il secondo motivo per cui i link interni sono importanti è che ci permettono di non scrivere su un argomento di cui abbiamo già parlato.
Che cos’è un link esterno?
Un link esterno è un collegamento verso un sito diverso rispetto a quello che si sta leggendo.
Uno degli elementi più importanti per la Seo e per salire nella Serp di Google sono i backlinks, cioè i link che riceviamo da altri siti. Quello che per noi è un link esterno per chi lo riceve è un backlink.
Tanti backlink sono un valore aggiunto. Ma non bisogna riceverli dai siti tossici, dai siti poco attendibili e da troppi siti che non c’entrano niente con il nostro. Certo, uno scambio di link con qualche amico è tollerato ma non bisogna esagerare. Allo stesso modo, se si gestiscono più siti, si possono creare dei collegamenti tra di essi. Possibilmente pertinenti.
Ma, come ha scritto Marco Ziero, il valore di un backlink è direttamente proporzionale alla fatica che abbiamo fatto per ottenerlo. In altre parole, dobbiamo cercare di ottenere link da parte di chi non conosciamo (siti tossici e spam esclusi).
Inoltre, la qualità dei siti da cui si ricevono i backlinks è sempre più importante.
Allo stesso modo, non dobbiamo mettere dei link verso dei siti tossici o poco attendibili perché ne va della credibilità del nostro sito. Non solo: può essere un fattore penalizzante. Infatti, i motori di ricerca li reputano dannosi ai fini della user experience.
Un’altra cosa da non fare è mettere dei link a siti di competitor.
Invece, i link verso siti autorevoli contribuiscono a una user experience positiva e piacciono ai motori di ricerca.
I link esterni hanno soprattutto due funzioni.
In primo luogo, servono a provare che una cosa che abbiamo scritto è vera. Possiamo considerarli una sorta di fonte.
In secondo luogo, permettono al lettore di approfondire dei temi sui non vogliamo o non possiamo scrivere più di tanto (ad esempio, perché non siamo esperti in quella materia).
COLLEGAMENTI A SITI POCO SERI
Come si riconoscono i siti poco attendibili (o bufalari)?
Innanzitutto, esistono le blacklist e i siti specializzati in debuking.
Ci sono comunque degli elementi che ci devono far sospettare. Vediamo quali sono.
- Decontestualizzazione (una cosa successa a New York fatta passare come se fosse successa a Milano);
- Notizie datate spacciate come fresche (una cosa che risale a tanti anni fa viene riproposta come se fosse successa ieri);
- Toni razzisti;
- Il nome del sito assomiglia a quello di testate giornalistiche importanti (larefubblica, ilfattiquotidaino). Lo scopo è ingannare i lettori distratti (tutti quanti possiamo essere dei lettori distratti);
- Toni troppo enfatici, usati apposta per attirare click;
Attenzione: Lercio non è un sito bufalaro ma un sito di satira. Allo stesso modo, i fatti che riguardano la fede non sono oggetto di debunking. Quindi, un sito che ne parla come se fossero veri non è bufalaro.
POCHE PAROLE
Ecco che cos’è un link.
C’è un’altra cosa cui servono, sia quelli esterni sia quelli interni Alcuni clienti vogliono articoli brevi. È chiaro che se abbiamo a disposizione 300 parole non possiamo approfondire tanti temi all’interno di un articolo. Però possiamo creare un collegamento verso un altro articolo che parla in modo esauriente di quell’argomento.
Ps
Se ci avete fatto caso, in questo articolo la parola “link” non è mai linkata. Non è un caso. Infatti, fa parte della keyword di questo articolo ed è sconsigliato mettere un link sulla parola chiave.
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