Ogni azienda ha il proprio tone of voice (o tono di voce, anche se le due espressioni non sono del tutto sovrapponibili). Proprio come le persone.
Questo deve trasparire in ciascun elemento che costituisce il suo brand. Pertanto, anche nei testi del sito, del blog e dei social media.
IL CASO TAFFO
A proposito di social media: occorre fare attenzione in quanto bisogna saper adattare il tone of voice e i contenuti alla piattaforma, pur mantenendo una certa coerenza. Ad esempio, un conto è un post su Instagram e un conto è un post su Linkedin. Nel primo caso saremo un po’ più informali rispetto al secondo.
Addirittura, non tutti i social sono adatti a tutte le aziende. Riuscite a immaginare un avvocato che fa un video divertente su Reel? In effetti, potrebbe anche. Ma la sua comunicazione dovrebbe essere incentrata sull’ironia.
Alla fine, Taffo ha un tone of voice ironico e posta cose divertenti pur essendo un’agenzia di pompe funebri. O forse proprio per questo. Ha scelto di utilizzare una sorta di black humour.
L’operazione le sta dando ragione perché in questo momento è l’agenzia di pompe funebri più famosa d’Italia. È conosciuta in tutta Italia e non solo nella sua città (L’Aquila).
Di solito, le agenzie di pompe funebri hanno una dimensione molto locale. Questo significa che le altre agenzie di pompe funebri devono fare come Taffo?
No, perché il tono di voce deve essere autentico e scimmiottare qualcuno solo perché ha successo può essere controproducente. Si rischia di essere percepiti come privi di personalità e come una copia. Infatti, la scelta del tone of voice dipende soprattutto dal target di riferimento e contribuisce all’immagine che un’azienda vuole dare di sé. Aiuta a renderla riconoscibile.
I VARI TIPI DI TONE OF VOICE
Un tono di voce può essere formale o informale. Quelli formali sono: burocratico, istituzionale e professionale.
Sono, invece, informali quello ironico e quello confidenziale.
Molti esperti di marketing sconsigliano di usare il tone of voice ironico se non si è più che bravi nella comunicazione e se l’ironia non rientra tra le proprie corde.
Quali sono gli elementi che formano il tone of voice? Quello principale è il lessico ma anche la punteggiatura, la lunghezza dei periodi e la costruzione delle frasi sono importanti.
Un altro fattore è la scelta del pronome con cui rivolgersi agli interlocutori: terza plurale (i signori clienti), la terza singolare, la seconda plurale o la seconda singolare.
Come potete intuire, c’è un climax ascendente che riguarda il calore e la riduzione delle distanze tra azienda e interlocutore.
Ottimo ha uno scopo didattico. Pertanto, abbiamo scelto di utilizzare un tono professionale ma non troppo freddo.
Utilizziamo la seconda persona plurale e a volte anche la seconda singolare. A volte usiamo anche il noi per dare un senso di inclusività e per coinvolgere di più i nostri lettori.
Insomma, proprio come se fossimo in una classe, alterniamo. Come farebbe un insegnante.
Invece, l’espressione i cari amici di Ottimo con la terza plurale è diventato una sorta di marchio di fabbrica.
Chi vuol fare il seo copywriter deve saper usare toni di voce diversi. Invitiamo i cari amici di Ottimo a fare qualche esercizio applicando le regole che abbiamo spiegato in questo articolo.
Una risposta
Ottimo. Sto studiando per diventare seo copywriter