Lo ux writer è un copywriter un po’ speciale. Spesso, il suo lavoro rischia di passare in secondo piano e di non avere il riconoscimento che gli si deve.
IL LAVORO DELLO UX WRITER
Infatti, è fondamentale. Soprattutto per chi mette al centro la relazione con il proprio pubblico. Inoltre, questo lavoro non riguarda soltanto i siti e i blog ma anche (e forse soprattutto) i social.
Nel secondo caso, però, noi piccoli copywriter non possiamo fare molto in quanto è già tutto predefinito. Al massimo, possiamo scegliere l’opzione più adatta. Non è una cosa semplice perché è una decisione che va ponderata tenendo conto di molti fattori.
I più importanti riguardano il modo in cui vogliamo relazionarci direttamente con il pubblico (o in cui lo vuole fare il nostro cliente). Infatti, lo ux writer si occupa di scrivere i testi dei bottoni delle call to action. Quelli che devono indurre i lettori a fare qualcosa.
Perciò, se non amiamo parlare al telefono, sarà più opportuno invitare l’utente a scriverci. Invece, se non è un problema, facciamolo pure.
Un altro fattore di cui deve tenere conto è il tono di voce dell’azienda. Non facciamo gli amiconi se è formale e viceversa. Insomma, deve essere coerente. E lo deve essere con il target di riferimento, naturalmente.
UX WRITING E USER EXPERIENCE
Il compito dello ux writer è facilitare la navigazione dei cybernauti all’interno del sito (la user experience, appunto), cercando di portarlo dove vuole l’azienda. Non scrive solo i testi per le call to action o per i bottoni delle call to action ma anche le FAQ, i tag visibili, i messaggi di benvenuto, i titoli, le meta description, gli slug, le categorie, i nomi delle pagine.
Alcuni dicono che scrivono anche i messaggi di errore (esempio: Errore 404, pagina non trovata). Secondo noi, in quest’ultimo caso sceglie dei testi preesistenti. Stiamo sempre parlando di contesti medio-piccoli. Poi, ha scritto quei testi è comunque un ux writer.
Se in un’azienda c’è una figura preposta alla creazione di bottoni e in generale alla grafica, questa e lo ux writer. Altrimenti, quest’ultimo agirà in un altro modo. Ad esempio, sfruttando gli strumenti che alcuni cms mettono a disposizione.
Come si vede, lo ux writing può essere considerato una branca del microcopy. Inoltre, spesso, soprattutto nelle piccole realtà, non c’è una figura apposita ma è il copywriter a occuparsene.
Come esercizio, provate a scrivere un testo di poche righe in base a quello che avete appreso leggendo questo articolo.