Dopo il Museo del Fallimento, parliamo di un’altra cosa che arriva dalla Svezia e cioè il Bluetooth.
Si tratta di una tecnologia che è presente in quasi tutti i dispositivi elettronici che utilizziamo. E proprio come il Wi-Fi, consente di non utilizzare fili. Ad esempio, con il Bluetooth possiamo collegare le cuffie allo smartphone o il mouse al PC.
Un’altra operazione che possiamo fare grazie a questa tecnologia è inviare dei file da un dispositivo a un altro. Come si fa? Basta accendere il Bluetooth, cercare un dispositivo presente nelle vicinanze, associarlo a quello che si sta utilizzando e, se il proprietario accettata, inviargli il file.
Con ‘presente nelle vicinanze” intendiamo nell’arco di pochi metri. Esistono tre classi di potenza. La prima è di 100 milliwat (mW) arriva fino a 100 metri in linea d’aria, la terzaè di 1 millwat e arriva fino a a un metro in linea d’aria. E la classe 2? Ha una potenza di 2.5 mW e arriva fino a 10 metri in linea d’aria.
Da questo punto di vista, il Wi-Fi è più potente. Sempre a proposito di Wi-Fi, il Bluetooth permette d’inviare file anche se non c’è una connessione internet.
Un’altra differenza tra le due tecnologie è la seguente. Il Wi-Fi collega una sorgente con un dispositivo che si può collegare con altri dispositivi. Invece, il Bluetooth collega direttamente due dispositivi.
ETIMOLOGIA DI BLUETOOTH
Chi ha inventato il Bluetooth? La Eriksson. Era il 1994. Qualche anno dopo fu lanciato da un gruppo di tre aziende, tra cui c’erano la Nokia e, naturalmente, la Eriksson.
Avete mai guardate il logo del Bluetooth? Si tratta di due lettere dell’alfabeto runico che corrispondono alle iniziali di Harald Bluetooth. Chi era? Un re vichingo che unificò Norvegia e Danimarca. Il soprannome gli venne da un dente talmente marcio da essere blu. Secondo un’altra versione, se lo dipingeva apposta per fare più paura ai nemici. Una terza sostiene che gli piacessero molto i mirtilli.
Voi utilizzate questa tecnologia per inviare i vostri file? Fatecelo sapere nei commenti.