Quando si parla di business, bisogna tenere conto anche dei competitor.
I COMPETITOR
Chi sono i competitor? O, detto in italiano, chi sono i concorrenti di un’azienda, di un negozio eccetera? Di primo acchito, verrebbe da dire che sono quelli che fanno il suo stesso mestiere, che vendono e/o che producono le stesse cose, che erogano gli stessi servizi. Invece no. Meglio, non solo.
I miei competitor sono tutti quelli che possono offrire un’alternativa a me. Sono tutti quei soggetti che possono portarmi via dei clienti. Oppure, sono tutti quei soggetti che una persona può scegliere invece di scegliere me. Naturalmente, i miei competitor devono soddisfare le stesse esigenze che soddisfo io. A prescindere da quello che vendo o dai servizi che erogo.
CITAZIONI
Philip Kotler ha scritto:
“U.S. Steel menzionerebbe altre acciaierie integrate. Ma la questione fondamentale riguarda la capacità dell’impresa di prestare sufficiente attenzione alle incursioni nel proprio settore dei produttori di alluminio e di plastica. Per esempio, le case automobilistiche preferiscono sostituire molti componenti in acciaio delle loro vetture con materiali in plastica. Chi avrebbe mai pensato che la divisione materie plastiche della General Electric potesse fare concorrenza a U.S. Steel”?
(Philip Kotler, I 10 peccati capitali del Marketing. Sintomi e cure, Giunti Editore, Firenze, 2019, p. 31).
È quindi chiaro che il concetto di competitor (o di concorrenti) deve essere ampliato ed esteso.
Inoltre, dipende molto anche dal target. Un tipo di clientela preferirà rivolgersi a una categoria di aziende e un altro tipo di clientela preferirà rivolgersi a una categoria di aziende che vendono e/o fanno prodotti di altro genere o che erogano servizi diversi ma tutti in grado di soddisfare le stesse esigenze. La competizione nasce quando il tipo di target è lo stesso.
Sempre nella stessa pagina, Kotler fa notare che i competitor dei fast food non sono solo gli altri fast food ma chiunque venda cibo che possa essere consumato senza aspettare troppo o senza dover cucinare, dalle pizzerie da asporto ai supermercati che vendono piatti già pronti.
Per la prossima volta, provate a immaginare di vendere un prodotto o di erogare un servizio. Chi sono i vostri competitor? Fatecelo sapere.
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