Rispetto a molti altri scrittori e pensatori che si occupano di tecnologia, Dan Topscott è meno conosciuto in Italia.
Eppure, la rivista Thinkers50 nel 2015 lo ha messo al quarto posto tra i pensatori più influenti nel mondo del management (+).
In cima alla classifica c’è Michael Porter. Daniel Pink è al 10mo posto, Eric Reese al 12mo e Seth Godin al 23mo.
Oltre a lavorare per una società di ricerca (nel campo della tecnologia), Topscott scrive e insegna all’Università di Harvard e alla Rothman School of Management.
Dan Topscott ha scritto una serie di libri influenti sulla tecnologia e sul suo impatto sugli esseri umani, tra cui:
- Paradigm Shift
- The Digital Economy
- Growing Up Digital
- Digital Capital
- The Naked Corporation
- Blockchain Revolution
Tra gli esperti del settore, Topscott è più conosciuto per i suoi studi e per le sue analisi della Blockchain. I non addetti ai lavori solitamente lo conoscono per il suo libro Wikionomics.
In questo libro, analizza l’economia delle interazioni umane piccole ma ad ampio raggio. La stessa forma di economia esemplificata dai Wiki.
D’ora in poi, nella discussione sull’alfabetizzazione digitale che faremo su Ottimo, conosceremo sempre meglio le sue opinioni e le sue teorie.
Ma per ora è bene ricordare che il termine Digital Economy, ampiamente utilizzato negli ultimi anni, è stato coniato da lui con la pubblicazione del suo libro Digital Economy (1994).
[Lezione correlata: che cos’è l’economia digitale? ]