Continuiamo con il discorso dell’altra volta e parliamo dei domini di secondo livello e di quelli di terzo livello.
DOMINI DI SECONDO LIVELLO
Abbiamo visto che un dominio di primo livello, detto anche estensione di dominio, è la serie di lettere che segue l’ultimo punto di un indirizzo web. Ad esempio, nel nostro caso, https://www.ottimositoweb.it, l’estensione di dominio è .it.
Invece, il dominio di secondo livello non è altro che il nome del sito. Nel nostro caso, è ottimositoweb.
Visto che questo blog ha soprattutto una finalità didattico-nozionistica, non ci dilungheremo e non parleremo di com’è meglio scegliere i domini di secondo livello.
Pertanto, l’articolo è già terminato? No. Perché esistono anche i domini di terzo livello.
DOMINI DI TERZO LIVELLO
Di che cosa si tratta? Sono dei sottodomini che fanno parte di domini più grandi e sono gerarchicamente inferiori ai domini di secondo livello e, quindi, a quelli di primo livello.
Negli indirizzi dei siti, è la parte che sta tra il www o l‘https (o l’http, se questo errore non è stato ancora corretto) e il dominio di secondo livello. Lo utilizzano soprattutto le aziende, le associazioni benefiche, i siti d’informazione ed enti come le università.
Serve a dare risalto a una sezione specifica dell’attività. Ad esempio, li sentiamo spesso in televisione, negli spot che invitano a fare donazioni.
Il primo che mi viene in mente è
https.ioadottoilfuturo.telethon.it.
Ioadottoilfuturo è un dominio di terzo livello.
Sottodomini o slash?
Un’alternativa è costituito dalle pagine. In questo caso, nell’URL, il dominio di terzo livello diventa semplicemente la parte dopo l’estensione di dominio cioè quella che segue l’ultimo slash (o il penultimo, qualora l’URL termini con uno slash, come a volte capita).
Nel caso di Telethon, l’url sarebbe diventato
https:www.telethon.it/ioadottoilfuturo.
Visto che abbiamo parlato di indirizzi comunicati in televisione (ma vale anche per la radio), vi ricordiamo che è preferibile utilizzare gli slug descrittivi rispetto a quelli parametrici.
I blog
Un tipo particolare di dominio di terzo livello è dato dagli indirizzi di alcuni blog in cui il dominio di secondo livello è costituito dal nome del CMS che si utilizza.
Per esempio, nomeblog.wordpress.com.
Nomeblog=dominio di terzo livello.
WordPress=dominio di secondo livello.
Questa scelta è vantaggiosa dal punto di vista economico perché è gratuita. Infatti, i domini personalizzati si pagano e il prezzo dipende principalmente dall’estensione di dominio.
Tuttavia, possono trasmettere un’idea di poca professionalità.
Fateci sapere se avete ritenuto utile questo articolo.