Grassetto, corsivo, seo e testo sottolineato

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Su Word, il comando per il grassetto è la G

L’uso del grassetto influenza la SEO? La risposta è che lo fa ma non in modo diretto. Infatti, il grassetto serve soprattutto ad aumentare la leggibilità di un testo. Ma sappiamo che i motori di ricerca premiano tutto quello che rende una lettura più agevole. Inoltre, i lettori, grazie al grassetto, capiscono meglio l’argomento di un articolo ed è molto probabile che non escano dopo pochi secondi.

Quindi,  il tema di questo post (il grassetto) ha a che fare più con la leggibilità che con la seo. Come dice Giorgio Taverniti, non dobbiamo usare i grassetti per i motori di ricerca ma per le persone. Infatti, le persone, grazie ai grassetti, vedono quali sono le keyword, le parole importanti e i concetti salienti.

IL GRASSETTO: COME SI FA?

A questo punto dobbiamo parlare degli errori che si possono commettere scrivendo in grassetto. Sono soprattutto due e sono molto simili.

Il primo è quello di evidenziare anche parole o frasi non importanti. E Il secondo è quello di scrivere tutto in grassetto. Se tutto è in grassetto, niente in grassetto.

Come si fa il grassetto? Si seleziona la parte interessata, che di solito si colora di blu, poi si va in alto a sinistra e si clicca sulla B o sulla G.  Chi usa l’html, deve mettere prima il tag <b> e poi il tag </b>.

Alcuni preferiscono usare il tag strong invece del tag bold. Dal punto divista grafico non cambia niente. Tuttavia, il tag strong  dà rilevanza semantica alle parole e viene visto anche dai lettori vocali. Quindi, è stato pensato anche per le persone cieche o ipovedenti (come il tag alt delle immagini).

CORSIVO E SOTTOLINEATO

Ultimamente,  si parla molto del grassetto e o si fa perché è una conseguenza delle lezioni su come parlare in corsivo tenute da Elisa Esposito.

Facciamo  un po’ di newsjacking e parliamo di corsivo ma non del corsivo che adesso (estate 2022) va molto di moda, cioè quello di Elisa Esposito.

Trattiamo l’argomento dal punto di vista della formattazione e dell’utilizzo canonico. Infatti, proprio come il grassetto, il corsivo ha delle funzioni precise all’interno di un testo. Si usa soprattutto con i titoli, con alcuni nomi (per esempio, di navi) e con le citazioni.

Si utilizza anche con:

le parole  straniere non ancora entrate nel vocabolario italiano;

i termini tecnici e scientifici.

Wikipedia scrive che serve anche a “citare una parola come esempio di una parola piuttosto che per il suo contenuto semantico (La parola il è un articolo) e a utilizzare una lettera o un numero menzionato come se stesso (Christian era seccato; avevano di nuovo dimenticato la h nel suo nome).

Un’altra funzione importante del corsivo è quella di dare enfasi.

Se notate, a parte con i titoli, non tutti lo usano. Quando si tratta di citazioni, molti usano le virgolette. Forse perché rende difficoltosa la lettura?

Come nel caso del grassetto, per mettere una parte di testo, bisogna selezionarla  e poi cliccare sul comando C. A volte, al posto della C, troviamo la I.

Nel linguaggio html, il tag per il corsivo è i. I sta per italic, l’altro nome del corsivo. Sapete perché si chiama così? Perché lo inventarono dei  tipografi italiani. nel XVI secolo (fonte).

Infine, visto che abbiamo parlato di grassetto e di corsivo, dobbiamo parlare anche del testo sottolineato. Vi diciamo solo una cosa: non usatelo perché un testo sottolineato potrebbe confondersi con un  link. Quando un lettore vede  una parola sottolineata si aspetta che ci sia un collegamento ipertestuale. Se non c’è, rimane deluso.

 

Come esercizio, vi invitiamo a formattare un testo seguendo le regole che abbiamo dato in questo articolo. Quindi, usando bene grassetti e corsivi, soprattutto i primi.

la redazione

la redazione

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