I food blogger, una realtà consolidata

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Immagine I food blogger, una realtà consolidata

Un’altra categoria di creatori di contenuti è quella dei food blogger. Come si può intuire dal nome, parlano di cibo. Si possono trovare su molte piattaforme, dai blog ai social passando per YouTube. In realtà, come sappiamo bene, c’è chi parla di cibo anche offline.

Non possiamo dire che sia una cosa di questi ultimi anni ma comunque recentemente ce n’è stato un incremento. In altre parole, i cuochi cucinavano in televisione e i critici gastronomici facevano recensioni su cibi e bevande e la gente postava ricette anche quando i social non c’erano o l’utilizzo di Internet non era ancora così diffuso o addirittura Internet non c’era proprio (pensiamo ai ricettari o al saggo La fisiologia del gusto, di Brillat Savarin, uscito nel 1825).

Nel periodo di massima diffusione dei blog personale ci fu anche un boom di food blogger.

I FOOD BLOGGER OGGI

Possiamo suddividere i food blogger (e in generale chi parla di cibo) in due macro categorie. La prima è composta dalle persone che insegnano qualcosa. Ad esempio, a cucinare un piatto. O a conservare un alimento. Eccetera. Invece, fanno parte della seconda categoria quelli che vanno a mangiare e fanno e le recensioni o danno dei suggerimenti (5 posti a Milano dove si mangia bene e si spende meno di tot e altri così). A loro volta, le recensioni possono essere spontanee oppure pagate da un committente, che quasi sempre è il ristorante stesso.

Le due categorie si possono mischiare. Ad esempio, la food blogger Giulia Crossbow nello stesso video fa vedere il festival della carbonara e poi fa vedere come la cucina lei.

Alcuni fanno recensioni gratuite ma a volte vengono chiamati dai locali per farsi un po’ di pubblicità.

Auspichiamo che chi viene ingaggiato prima di accettare faccia una valutazione della qualità del posto che andrà a recensire.

I food blogger ci possono insegnare anche delle cose, oltre a cucinare o a conservare gli alimenti. Intendiamo qualcosa di culturale, nell’accezione più comune di questo termine. Ad esempio, grazie a un video su YouTube possiamo conoscere la ricetta originale della carbonara (con cipolla e groviera). Ci aiutano anche a conoscere altre culture e altri modi di mangiare (celiaci, vegani eccetera).

Fateci sapere se l’articolo vi è piaciuto.

 

Leggete anche: I mappers, i creatori che mischiano le discipline

 

 

 

la redazione

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