I mappers, i creatori che mischiano le discipline

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Dopo gli untluencer, parliamo di altri creatori di contenuti: i mappers. Mettiamo la “s” perché la parola non è ancora entrata a far parte del vocabolario italiano. Inoltre, è un settore un po’ di nicchia. Lo youtuber Jematria lo ha paragonato a un lago in mezzo ai mari e ai fiumi. Lo ha fatto far capire che i mappers si trovano in una specie di isolamento.

ESEMPI DI CONTENUTI CREATI DAI MAPPERS

Non è stato facile scrivere questo articolo perché  su Google non si trova molto materiale. In compenso, ce n’è abbastanza su YouTube (il secondo motore di ricerca). Si tratta di fonti che potremmo definire “dirette” in quanto si tratta delle creazioni dei mappers.

Come si può immaginare, l’attività ha a che fare con la geografia. I contenuti spaziano da curiosità e e informazioni a creazioni della fantasia. Potremmo dire che alcuni hanno uno scopo divulgativo e altri hanno uno scopo ludico. Naturalmente, nello stesso contenuto possono coesistere entrambi gli elementi.

A discapito del nome, non in tutti i video dei mappers sono presenti delle mappe (animate o meno).

Un elemento abbastanza ricorrente è la country ball, una sfera animata con la bandiera di uno Stato.  Ovviamente, ci sono tante sfere animate quanti sono i Paesi del mondo. Sono antropomorfe.

I contenuti toccano argomenti di storia e di geopolitica Non mancano quelli basati su quella che potremmo definire “il punto di vista di ogni nazione. Vale a dire: come gli abitanti dei vari Paesi vedono l’Europa (o tutto il mondo) e i suoi Stati. Per esempio, nell’Europa ideale dei romeni non c’è l’Ungheria (l’inimicizia tra i due Stati non è cosa di adesso). Gli ungheresi sono più generosi e concedono ai rivali un po’ di territorio. Oppure, secondo i canadesi l’Italia è la Terra dei Padrini e la Scandinavia è l’Unione Socialista. Come si vede, ci sono sarcasmo, nazionalismo e stereotipi.

Grazie ai mappers possiamo sapere come sono i rapporti tra uno Stato e gli altri Paesi del mondo. Inoltre, in una diatriba come quella tra la Romania e l’Ungheria possiamo sapere per chi parteggiano gli altri. L’Italia sta con la Romania (ma i rapporti con i magiari sono buoni). Probabilmente, è dovuto a due cose: il fatto che italiano e romeno siano lingue neolatine e il fatto che qui vivano molti romeni.

Questo ci dà modo d’introdurre un altro elemento presente nel mondo dei mappers: il cambio di bandiera. Spieghiamo meglio. In un video, hanno messo sulla cartina di ogni Stato la bandiera in base alla prima minoranza per numero di persone. In Italia è proprio quella romena. Curiosità: in Islanda sono i polacchi (ma se avete letto La signora di Reykavjik non vi stupisce più di tanto). Un altro caso è il seguente: la bandiera dello Stato più grande con cui si confina. Quasi a sorpresa, al posto del vessillo francese compare quello brasiliano per via dei dipartimento della Guyana.

Come avrete intuito, le bandiere sono spesso protagoniste dei video dei mappers. In alcuni ci giocano, le mischiano, fanno proiezioni realistiche. In altri fa ci fanno vedere com’era la versione precedente, com’erano quelle che c’erano prima, a quale Stato apparteneva un Paese prima di ottenere l’indipendenza.

Tra i video di spessore segnaliamo quello sui capi di Stato assassinati, quello sui cibi vietati, quelli con comparazioni tra le lingue, quello sulla “città con più abitanti” nelle diverse fasi della storia e quello sugli imperi più estesi. In altri, vediamo quello che è successo anno per anno nell’arco della storia (sia quella universale sia in alcune storie particolari), magari con l’aiuto delle country ball.

Invece, tra quelli d’intrattenimento puro segnaliamo “Paesi la cui forma ricorda un animale”.

Ci sono anche i quiz (indovina la bandiera, indovina lo Stato dalla sua forma).

Ucronie

Meritano una sezione a parte i contenuti in cui alcuni mappers immaginano come sarebbe stato il mondo oggi se nel passato  qualcosa fosse andato in modo diverso. Altri si spingono oltre e propongono un passato alternativo con tanto di cronologia anno per anno. Insomma, siano nel mondo dell’ucronia (o what if), un tema caro anche agli scrittori e ai ghostwriter.

Infine, ci sono video in cui si fanno ipotesi sul futuro. Anche remoto. Tipo il 10.000 dopo Cristo.

 

Fateci sapere se l’articolo vi è piaciuto.

la redazione

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