Sebbene sia importante e utile ideare un piano editoriale, ogni tanto si può fare anche un po’ di newsjacking.
Di che cosa si tratta? Il newsjacking consiste nel creare post sfruttando i trend di un momento.
Questo trend può essere una notizia di cui si parla molto o qualcosa che in quel momento è virale.
Ad esempio, in questi giorni (metà luglio 2022) si parla molto del fatto che Chiara Ferragni abbia detto che Milano non è una città sicura e del “parlare in corsivo”.
Un altro esempio: qualche anno fa, se vi ricordate, scoppiò la moda del petaloso.
In un certo senso, il newsjacking è proprio l’antitesi del piano editoriale perché richiede la capacità di improvvisare. Richiede anche la capacità di stare attenti a ciò che succede e di utilizzarlo a scopo di marketing.
Di solito, i testi di newsjacking sono molto brevi e hanno un tono ironico. Quando diciamo brevi, intendiamo di pochissime parole. Molto al di sotto del 300 fatidico di Yoast. Pertanto, sembra più adatto a piattaforme come Twitter o Instagram o addirittura alla pubblicità tradizionale.
Tuttavia, nessuno ci vieta di fare un articolo sul nostro blog sfruttando un trend.
In un certo senso, abbiamo già visto il rapporto che intercorre tra Seo e newsjacking. Infatti, nell’articolo in cui abbiamo detto che esistono 9 tipi di parole chiave, c’è scritto che esiste una categoria di keyword che viene utilizzata da chi vuole sfruttare le ricerche più in voga in quel momento.
Tuttavia, se andiamo su Google e facciamo un articolo in base alle query più gettonate in quel settore, non stiamo per forza facendo newsjacking.
Il newsjacking sfrutta una notizia di cui tutti parlano.
Se abbiamo fatto un piano editoriale, come dobbiamo comportarci? Possiamo o fare due post o saltare quello programmato.
I RISCHI DEL NEWSJACKING
Attenzione: facciamo newsjacking solo se l’argomento ha attinenza con la nostra attività e non solo per avere più like o più visite.
Un altro rischio è quello di sembrare un po’ banali, persone che vogliono solo cavalcare l’onda del momento. Nel dubbio, occorre scrivere un testo di qualità altissima (meglio se corredato da un’immagine accattivante).
Inoltre, si possono commettere degli errori gravissimi. Come quello che fece Groupalia pubblicando questo tweet “Paura del #terremoto? Molliamo tutto e scappiamo a #Santodomingo”-
Suscitò tantissime polemiche. L’azienda cancellò il tweet e disse che avrebbe donato un euro alle vittime del terremoto per ogni coupon venduto.
Infine, bisogna evitare di sfruttare bufale o notizie vere solo in parte. Pertanto, è necessario fare prima un controllo.
Esercizio
Chiediamo ai cari amici di Ottimo di provare a fare un po’ di newsjacking. Si può prendere spunto da chi lo sa fare bene, come Taffo.