Yoast non ci dice solo se abbiamo fatto bene in termini di seo ma ci dice anche se abbiamo fatto bene per quello che riguarda la leggibilità.
Come fa a stabilirlo? Si basa sul metodo Flesch-Vacca, ideato nel 1972 e poi aggiornato nel 1986. Questo sistema tiene conto principalmente di due fattori: la lunghezza delle frasi e la lunghezza delle parole. Più brevi sono e meglio è. In breve, dobbiamo sottrarre dei valori da un numero iniziale. Più il risultato è alto e più il testo è considerato facile da leggere.
Yoast non ama molto le frasi più lunghe di 20 parole e se in un testo la loro presenza supera il 25% lo segnala con la faccina gialla.
Parallelamente, quando non reputa facile la lettura, suggerisce di usare parole più brevi.
Un terzo elemento è la lunghezza dei paragrafi (massimo 150 parole). Anche la lunghezza delle sezioni è importante (massimo 300 parole).
Altri fattori di cui tiene conto Yoast per valutare la leggibilità di un testo sono l’uso di parole non comuni (che non devono essere troppe), le frasi passive (massimo il 10%) e la presenza di parole di transizione. Dedicheremo un articolo a quest’ultimo argomento.
LA LEGGIBILITÀ: OLTRE YOAST
Il sistema utilizzato da Yoast è nato per la lingua inglese. C’è anche la versione per l’italiano. Tuttavia, per la nostra lingua è più adatto il metodo Gulpease. Lo ha ideato alla fine degli anni ’80 un gruppo di linguisti e di pedagoghi dell’Università La Sapienza. Si basa sul numero delle frasi, su quello delle lettere e su quello delle parole.
Anche in questo caso, più il numero che si ottiene è elevato e più il testo è leggibile.
Il metodo Flesch Vacca (quello che usa Yoast) e il metodo Gulpease non si limitano a dire com’è la leggibilità di un testo in senso assoluto. No: lo fanno in base al livello di scolarizzazione o dell’età. Il sistema Gulpease suddivide i testi in tre gruppi in base alla comprensibilità: facile, difficile, praticamente incomprensibile.
Anche i livelli culturali considerati sono tre: elementare, media, superiore/universitaria. Un testo facile per un laureato può essere praticamente incomprensibile per chi ha la licenza elementare.
Questa è la classificazione (la scala va da 0 a 100).
- inferiore a 80: sono difficili da leggere per chi ha la licenza elementare;
- >60: sono difficili da leggere per chi ha la licenza media:
- inferiore a 40: sono difficili da leggere per chi ha un diploma superiore.
Esiste una variante in cui la scala è: quasi incomprensibile, molto difficile, difficile, facile, molto facile.
Invece, il metodo Flesch-Vacca tiene conto dell’età scolare.
0-60: comprensibile per i laureati;
60-90: comprensibile per gli studenti di 13-15 anni;
90-100: comprensibile per gli studenti di 11 anni.
Questo ci fa capire l’importanza di tarare i testi in base al target di riferimento.
Ci sono anche altri metodi (ad esempio, il Flesch-Kinvcaid, che si basa sul sistema scolastico statunitense) ma non li vediamo.
ESERCIZIO
Sul Web ci sono alcuni siti che permettono di misurare la leggibilità di un testo in base al metodo Gulpease. Perché non vi mettete alla prova? Se vi esce un valore basso, sappiate che anche articoli di notizie e post posizionati bene nella serp hanno ottenuto dei punteggi bassi.
Inoltre, se inserite solo delle parole inventate, vi dà lo stesso un valore (come se esistessero!).
Un metodo puramente numerico è utile ma è solo indicativo. La lunghezza non può essere un parametro assoluto. Infatti, come abbiamo visto, Yoast, per valutare la leggibilità di un testo, tiene conto anche di altri fattori.
Secondo Yoast questo post ha un livello di leggibilità di 71,5 ( è considerato abbastanza facile). Ha un punteggio di 67 per il Flesch Vacca italiano e di 56 per l’indice Gulpease. Quindi, è molto difficile/quasi incomprensibile per chi ha la licenza elementare, è difficile per chi ha una cultura media ed è facile per chi ha una una cultura superiore.