Avere delle delle capacità di gestione e di comando (o, se preferite il termine inglese, delle leadership skills) è importante perché aiuta l’azienda a crescere e a sviluppare un buon fatturato.
Infatti, le capacità di gestione sono fondamentali per la creazione di un valore aziendale.
FARE BRANDING
Valore aziendale che, naturalmente, va oltre il mero incremento del fatturato ma riguarda anche la crescita del brand.
A questo proposito, occorre precisare che il branding può abbracciare più dimensioni, da quella locale o a quella mondiale. Inoltre, può interessare anche nicchie molto circoscritte. Questo significa che l’autorevolezza e il valore di un marchio possono riguardare anche contesti molto ristretti. Un esempio può essere quello di una testata locale oppure quello di una rivista di settore.
Inoltre, il concetto di branding non è legato solo al mondo aziendale ma può essere anche di tipo personale. Abbiamo tanti esempi di brand identity di tipo personale: influencer, sportivi, youtuber, attori, cantanti, artisti, politici. A onor del vero, è bene precisare che in molti casi dietro a loro c’è una squadra o un’azienda che li sostiene e che loro sono solo la parte visibile di una struttura molto complessa. Chiara Ferragni non agisce da sola. In ogni caso, c’è sempre bisogno di qualcuno che abbia delle leadership skills.
Comunque, anche in una dimensione più contenuta ci può essere un brand personale molto forte.
DUE ESEMPI DI LEADERSHIP SKILLS
Adesso parliamo di due persone celeberrime: Sergio Marchionne e Silvio Berlusconi. Sicuramente, le loro leadership skills li hanno aiutati a portare a livelli altissimi le aziende di cui si occupavano.
Marchionne è stato il ceo della Fiat. Quando è arrivato, l’azienda era abbastanza in crisi e lui ha saputo risollevarne le sorti.
Silvio Berlusconi (che è anche un esempio di brand personale) non solo ha creato un impero (la Fininvest), ma ha anche ridato prestigio al brand del Milan, che prima del suo arrivo aveva perso un po’ di appeal. Dopo di lui, il Milan è diventato (anzi, è tornato a essere) una delle squadre più famose del mondo. Si è creata una catena del valore che è andata di là dei risultati sul campo.
Il rebranding del Diavolo
Sotto Berlusconi, il Milan ha avuto un vero e proprio processo di rebranding. Che cosa vuol dire che è avuto un processo di rebranding?
Berlusconi è arrivato nel 1986 e il Milan non vinceva niente dal 1979, l’anno del decimo scudetto. Era una squadra di metà classifica, era stato in serie B pochi anni prima e aspirava al massimo a entrare in Coppa Uefa.
Addirittura, quando è arrivato Berlusconi era sull’orlo del fallimento.
Berlusconi non solo ha salvato il Milan ma addirittura0 l’ha riportato in vetta al mondo. Sotto di lui la squadra ha vinto sei scudetti, cinque Champions League e molte altre coppe.
Diciamo che prima del suo avvento il Milan era una nobile decaduta e lui l’ha riportata ai fasti che meritava.
Il concetto di rebranding
In generale, fare rebranding significa dare una veste nuova un’azienda, a un marchio, a un prodotto.
Questo aiuta il brand a riposizionarsi.
Con un rebranding ci può essere anche la possibilità di fare operazioni come l’aumento dei prezzi e attirare una clientela che si può permettere di spendere di più.
Attenzione: mettere dei prezzi più alti può aiutare il rebranding. In questo caso, causa ed effetto s’invertono.
Altre competenze
Chi ha delle leadership skills sa come si gestisce il personale e sa trattare il patrimonio umano perché è proprio grazie al personale che un’azienda va avanti.
Tuttavia, non basta: deve conoscere i meccanismi dell’economia. Infine, un leader oggi non può prescindere dalla conoscenza di strumenti digitali e dalla gestione di persone in grado di utilizzarli.
Questi strumenti digitali sono utili anche alla brand identity in quanto un’azienda che dimostra di aver effettuato un’evoluzione digitale risulta più affidabile e quindi più competitiva.
LEADERSHIP SKILLS E CARISMA
Una persona può essere molto brava e molto competente ma non avere delle leadership skills. Potremmo tradurre questa parola con “carisma”.
“Carisma è da ricondursi al greco χάρισμα (chárisma) = dono, grazia, a sua volta dal dal sostantivo χάρις (cháris) = grazia. il termine carisma è utilizzato ampiamente anche in modo figurato nel senso di prestigio personale che deriva da innata capacità di trasportare, di coinvolgere emotivamente gli altri, grazie al fascino esercitato dalla personalità, appunto, “carismatica”.
Forse non è solo innato, forse si può acquisire con il tempo, ma è qualcosa che si ha o non si ha. E il fatto non averlo non rende meno valido chi ha altre capacità.
Precisazione
In questo testo abbiamo scritto “le leadership skills” e “gli youtuber e gli influencer”. Perché nel primo caso abbiamo messo la -s e negli altri due no? Abbiamo fatto questa scelta perché consideriamo le parole youtuber e influencer ormai parte della lingua italiana mentre “skill” ancora non lo è.