Gli aggettivi “strategico” e “operativo” ci fanno capire quanto una campagna di marketing possa avere delle analogie con una campagna bellica.
Non a caso la parola “strategico” contiene la radice di “strategos” che in greco antico significa generale.
Infatti, proprio come in una guerra, molto dipende dalle capacità personali di chi si occupa della strategia di marketing e della campagna pubblicitaria. Tra l’altro, anche “campagna” fa parte del lessico militare.
LA SEO E GLI INTENTI DI RICERCA
La prima cosa da sapere è non si deve puntare solamente a vendere di più nel breve termine ma anche a creare un valore del brand e del marchio.
Un’altra cosa da sapere è se si vuole impostare una strategia di marketing digitale o tradizionale.
Nel primo caso non si può prescindere da una creazione dei contenuti. Per questo motivo è necessario avere un sito con un blog, Naturalmente, i testi del sito e del blog devono essere scritti seguendo le regole della seo della user friendly.
Tuttavia, al di tutte le tecniche e di tutti i tecnicismi, quando si scrivono i testi, non si può prescindere dalla creazione di contenuti di qualità. Contenuti che devono dare delle risposte agli internauti.
Ricordiamo che esistono quattro tipi di query (o ricerca o intento di ricerca): quella informazionale, quella transazionale, quella commerciale e quella navigazionale.
Partiamo da quest’ultima. Si ha quando l’utente cerca direttamente il nome del prodotto o dell’azienda. Affinché avvenga occorre fare un’operazione di marketing strategico e operativo volta creare un valore del brand e del marchio. Questo significa anche che il pubblico deve ricordarsi di un marchio e riconoscerlo. Il livello massimo si raggiunge quando l’azienda o il prodotto entrano nella TOMA.
La query informazionale si ha quando una persona cerca delle risposte. La maggior parte delle ricerche sul web è di questo tipo. Attenzione, però: chi vuole fare un confronto di prezzi o leggere le recensioni di altre persone fa una query di tipo commerciale. Potremmo definire la query commerciale in questo modo:
la ricerca d’informazioni utili prima di fare un acquisto.
Transazionale, come suggerisce il termine, vuol dire che si ha intenzione di fare un acquisto.
In realtà, questa definizione non è più attuale perché può riguardare anche azioni come l’iscrizione a una newsletter, lo scaricamento di un app. o andare al ristorante.
Inoltre, non dobbiamo tagliare con l’accetta: i confini tra questi quattro intenti di ricerca non sono sempre netti. Anzi, a volte possono addirittura coincidere. Ad esempio, quando digitiamo direttamente il sito di una compagnia aerea per acquistare dei biglietti per un volo facciamo una ricerca navigazionale o commerciale?
MARKETING STRATEGICO E OPERATIVO E BRANDING
Portare le persone a fare una ricerca tipo navigazionale significa fare branding.
Una strategia di marketing che punta al branding può basarsi sia sulla comunicazione digitale sia su quella “off line”. L’ideale sarebbe che le utilizzasse entrambe.
A questo proposito, i QR code sono una via di mezzo tra il marketing digitale e quello tradizionale. Anzi, sono una porta d’ingresso dal mondo reale a quello virtuale. S’inquadra il QR code con il cellulare e si accede al sito o ad altri contenuti digitali.
Altri mezzi che servono a convogliare il traffico verso un sito o verso altri contenuti digitali e quindi a far crescere brand sono:
I post sui social media;
I messaggi su WhatsApp;
Le newsletter e l’e-mail marketing;
Gli sms promozionali.
Posizionamento
È necessario che un esperto di marketing strategico e operativo sappia dove si deve posizionare un brand o un prodotto.
Si tratta di un marchio di lusso o popolare?
Un marchio di lusso permette tenere i prezzi alti. Il brand viene associato a valori come l’eleganza e l’esclusività. Non sarebbe sbagliato, in questi casi, utilizzare immagini e simboli che legati alla ricchezza e al lusso.
Anche il tono di voce e lo stile dei testi devono essere adeguati al target e al posizionamento.
CREATIVITÀ
Chiudiamo l’articolo parlando di due tipi di marketing molto interessanti.
Il primo è il guerrilla marketing (ancora un termine mutuato dal linguaggio bellico!).
Il vantaggio è che può costare davvero molto poco. Ma richiede tanta creatività e dev’essere molto d’impatto.
Un esempio: Mc Donald’s dipinse delle strisce pedonali e fece prendere loro le sembianze di patatine fritte.
Infine, abbiamo il marketing laterale, in cui due idee vengono associate in modo del tutto originale.
Il valore del marchio, del brand o del prodotto non viene dal fatto di fare meglio dei competitor nel terreno comune ma dall’idea innovativa.
L’esempio più classico è il Kinder Sorpresa.