The Lean Starup/ Partire Leggeri
Pochi sono gli autori che in giovane età, nel mezzo della quarta decade di vita, si possono già definire come figure di spicco degli studi su Management e Business con la pubblicazione di un solo libro.
Questo è quello che è successo a Eric Ries, con l’uscita di The Lean Starup (Partire Leggeri nell’edizione italiana).
Uno dei motivi della diffusa popolarità di Partire Leggeri può essere attribuita alla mancanza di libri pratici nel campo dell’imprenditorialità.
Le librerie di tutto il mondo sono piene di libri sull’imprenditorialità, ma la maggior parte sono testi di consulenza che parlano dell’imprenditorialità come qualcosa di buono e dell’imprenditore come una figura di successo.
Molti libri che trattano di imprenditorialità, poi, sembrano scritti partendo dal presupposto che un imprenditore non abbia molto tempo di leggere libri di gestione aziendale, perciò uniscono diversi aspetti.
Finiscono nel calderone argomenti di gestione organizzativa e gestione finanziaria, tematiche di definizione di strategia e di gestione delle risorse umane.
E, naturalmente, una serie di case-study classici, storie di business di successo.
Tutto questo di solito costituisce il contenuto dei cosiddetti “libri sull’imprenditorialità”.
Oltre a queste due categorie, un’altra buona parte dei libri dedicati all’imprenditorialità raccolgono teorie e ricerche, ad esempio sulle caratteristiche degli imprenditori, sull’impatto dell’ambiente economico nella promozione dell’imprenditorialità e sull’importanza dell’imprenditorialità nello sviluppo economico.
Forse è stata questa povertà libri di testo in questo campo che The Lean Startup ha trovato rapidamente il suo posto nella letteratura mondiale sull’imprenditorialità.
E infatti, il titolo comune di Eric Ries è cambiato da imprenditore a blogger, autore e consulente di start-up.
Come suggerisce il titolo, le soluzioni in The Lean Startup si basano sul concetto di lean, “agile, snello”.
Due concetti chiave nel pensiero di Eric Ries sono l’apprendimento e la sperimentazione.
Il concetto chiave in The Lean Startup è l’apprendimento. Ciò che fa crescere o fallire una start-up è la capacità di apprendere rapidamente.
Le idee non possono essere testate sulla carta.
Una volta che l’offerta minima e il design sono stati progettati, la risposta del mercato a quelle idee deve essere soppesata.
Eric Ries
Quasi tutte le start-up snelle sono centrate attorno a questo asse.
Eric Ries ripete la stessa frase classica secondo cui il modo migliore per imparare è imparare dagli errori e non aspettare a lanciare un prodotto fino a quando non è “perfetto”.
Ma forse la differenza tra Eric Ries e altri che hanno introdotto questo concetto è che ha cercato di fornire una metodologia per implementare il metodo dell’imparare dagli errori.
Il concetto da lui coniato come MVP o Minimum Viable Product è oggi una delle parole chiave nelle strategie di start-up aziendale.
[Lezione correlata: Qual è la definizione esatta di una startup? ]
Eric Ries spiega che invece di cercare il prodotto più completo, dobbiamo assicurarci di poter proporre un prodotto minimo che sia affidabile e che c’è un cliente disposto ad acquistarlo.
Fornire un MVP può aiutarci a ottenere feedback dal mercato e completare il nostro prodotto, per e correggerlo qualora vi fossero errori nelle nostre ipotesi o nel progetto.
Dal punto di vista di Eric Ries, è accettabile e logico che una start-up fallisca dopo solo pochi giorni di attività e con un investimento minimo.
Ciò che vediamo in The Lean Startup è la critica di un atteggiamento imprenditoriale che prevede un investimento iniziale molto oneroso e, quando fallisce, distrugge una grande quantità di capitale economico e umano (anzitutto denaro, ma anche speranze e motivazione).
Eric Ries ha scritto specificamente il libro Partire Leggeri con uno sguardo alle attività IT.
Ma molte idee tipiche delle startup sono utilizzate ancora oggi in altre aziende , nei processi di progettazione del prodotto.
In Ottimo Academy, utilizzeremo e discuteremo le idee di Ries in varie discussioni, applicandole all’ambiente lavorativo reale.
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